Kobayashi Ryu Aikido

  Il suo fondatore Ueshiba Morihei aveva concepito le sue tecniche per analogia con i movimenti della natura, in particolare dall'osservazione dell'acqua. Secondo la sua concezione il movimento deve seguire una spirale di energia (maturo) che si esprime attorno al centro energetico vitale (seika tanden). Utilizza le forze centrifughe e centripete e la velocità che producono quando sbilancia l'attaccante, associate ad un sistema di torsione, rotazione o iperestensione delle articolazioni del corpo dell'attaccante, che con uno spostamento di schivata adeguata consente di afferrare schivando l'attacco. Sviluppa un'idea di armonia ed estetica universale che fa ampio riferimento ai fondamenti della cultura giapponese (shoshikubai, wabisabi) e una concezione mistica del mondo ispirata in particolare alla dottrina dell'Omotokyo, che dopo un periodo turbolento si evolse in un'ideologia pacifica. La non violenza di questo Aikido risiedeva nel fatto di non opporsi fisicamente alla forza dell'attacco ma nel deviarla per condurla fino al punto in cui l'attaccante era dominato dalla congiunzione delle "savoir faire", della flessibilità, dello spirito di non resistenza e di unità con il mondo.

  Quest'ultima nozione ci porta a un atteggiamento di consapevolezza psichica che Ueshiba Morihei descrisse evasivamente come capacità di unirsi con la totalità universale, facoltà che avrebbe sviluppato attraverso la sua formazione e la preghiera. Per quanto riguarda la preghiera, cantava quotidianamente il norito, eseguiva abluzioni purificatrici ma includeva nella sua pratica anche rituali originati dalle pratiche dell'Omotokyo e dello Shintoismo (misoginia). Ha sviluppato due idee molto interessanti all'interno del concetto marziale (...)"

Cognard Shihan